L’isola dell’amore proibito – Tracey Garvis Graves

L’isola dell’amore proibito. Dal titolo sembra un Harmony, ma non lo è.

 

 

L’ISOLA DELL’AMORE PROIBITO

Tracey Garvis Graves

Garzanti

 

 

9788811684176

 

 

Trama

L’acqua cristallina lambisce dolcemente i suoi piedi nudi. Anna apre gli occhi all’improvviso e davanti le si apre la distesa sconfinata di un mare dalle mille sfumature, dal turchese allo smeraldo più intenso. Intorno, una spiaggia di un bianco accecante, ombreggiata da palme frondose. Le dita della ragazza stringono ancora spasmodicamente la mano di TJ, disteso accanto a lei, esausto dopo averla trascinata fino alla riva. Anna non ricorda niente di quello che è successo, solo il viaggio in aereo, il fondale blu che si avvicina troppo velocemente e gli occhi impauriti di TJ, il ragazzo di sedici anni a cui dovrebbe dare ripetizioni per tutta l’estate. Un lavoro inaspettato, ma chi rifiuterebbe una vacanza retribuita alle Maldive? E poi Anna, insegnante trentenne, è partita per un disperato bisogno di fuga da una relazione che non sembra andare da nessuna parte. Ma adesso la loro vita passata non è più importante. Anna e TJ sono naufraghi e l’isola è deserta. La priorità è quella di sopravvivere fino ai soccorsi. I giorni diventano settimane, poi mesi e infine anni. L’isola sembra un paradiso, eppure è anche piena di pericoli. I due devono imparare a lottare insieme per la vita. Ma per Anna la sfida più grande è quella di vivere accanto a un ragazzo che sta diventando un uomo. Perché quella che all’inizio era solo un’amicizia innocente, attimo dopo attimo si trasforma in un’attrazione potente che li lega sempre più indissolubilmente.

La mia recensione

Ora, sapete bene che sono molto critica nei confronti dei libri che leggo, se vi dico dunque che questo libro è uno di quelli che mi è rimasto nel cuore e che non dimenticherò mai, che ne dite?

Innanzitutto la trama è originale e le vicende si incastrano alla perfezione con uno dei più grandi disastri degli ultimi anni: lo tsunami del 2004.

L’isola dell’amore proibito non è una semplice storia d’amore, ma una storia di vita, di rinascita, di speranza. È di una tenerezza struggente, ma non melensa, una tenerezza che non riguarda semplicemente il rapporto tra i personaggi ma la vita del protagonista maschile, T.J.

Il ragazzino infatti, a sedici anni, ha appena vinto la propria battaglia contro il cancro; non è al pieno delle forze ma è assetato di vita, invece si ritrova naufrago su un’isola deserta. All’inizio è Anna, da donna matura, che lo sostiene, lo guida, lo incoraggia. Ma poi nel corso degli anni, senza nemmeno che il lettore si renda conto del momento in cui il cambiamento è avvenuto, i ruoli si invertono: perché T.J., costretto dalle esigenze di sopravvivenza, diventa un uomo nel fisico e nello spirito e tocca a lui proteggere Anna dalle insidie dell’isola. Uno dei grandi meriti dell’autrice secondo me è proprio la capacità di rendere reale e vivida la trasformazione di T.J. da adolescente impacciato a uomo che considera l’isola ormai come il proprio territorio. Il legame che si instaura lentamente tra i due protagonisti provoca non pochi sensi di colpa in Anna, che comprende bene quali conseguenze potrebbero esserci in un’eventuale ritorno nel mondo.

La narrazione procede a punti di vista alterni di capitolo in capitolo, Anna e T.J., così che si comprendono profondamente i sentimenti di ognuno. La prima parte, quella ambientata sull’isola, è magica, intrisa del fascino della natura selvaggia ma anche crudele per la quotidiana lotta per la sopravvivenza.

Non sono solita sciogliermi in lacrime quando leggo, anche se i libri sono toccanti, ma questo romanzo – dopo anni – è stato capace di farmi commuovere quando la vita sull’isola finisce – non vi dico se in bene o in male altrimenti vi rovino la sorpresa. Un libro che cattura: l’ho letto in un giorno e ho già voglia di rileggerlo.

5+