Cinquanta sfumature di grigio – E. L. James

Chi non conosce questo libro? Ci stanno facendo anche il film. Ma analizziamolo un po’.

 

CINQUANTA SFUMATURE DI GRIGIO

E. L. James

Mondadori

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Trama

Quando Anastasia Steele, graziosa e ingenua studentessa americana di ventun anni incontra Christian Grey, giovane imprenditore miliardario, si accorge di essere attratta irresistibilmente da quest’uomo bellissimo e misterioso. Convinta però che il loro incontro non avrà mai un futuro, prova in tutti i modi a smettere di pensarci, fino al giorno in cui Grey non compare improvvisamente nel negozio dove lei lavora e la invita a uscire con lui. Anastasia capisce di volere quest’uomo a tutti i costi. Anche lui è incapace di resisterle e deve ammettere con se stesso di desiderarla, ma alle sue condizioni. Travolta dalla passione, presto Anastasia scoprirà che Grey è un uomo tormentato dai suoi demoni e consumato dall’ossessivo bisogno di controllo, ma soprattutto ha gusti erotici decisamente singolari e predilige pratiche sessuali insospettabili… Nello scoprire l’animo enigmatico di Grey, Ana conoscerà per la prima volta i suoi più segreti desideri. Tensione erotica travolgente, sensazioni forti, ma anche amore romantico, sono gli ingredienti che E. L. James ha saputo amalgamare osando scoprire il lato oscuro della passione, senza porsi alcun tabù.

L’autrice

EL James

E. L. James, pseudonimo di Erika Leonard (Londra, 1963), è una scrittrice britannica. È l’autrice del romanzo erotico bestseller Cinquanta sfumature di grigio e degli altri due libri che compongono la trilogia. Agli inizi della sua carriera di scrittrice ha usato anche lo pseudonimo Snowqueen Icedragon.

Cresciuta nel Buckinghamshire, educata privatamente, Erika Leonard si diploma presso la University of Kent, prima di diventare assistente di un direttore di studio presso la National Film and Television School di Beaconsfield. Nel 2012, il Time Magazine l’ha inclusa nella sua lista annuale di “Le 100 persone più influenti del mondo”. Vive a ovest di Londra con il marito, lo sceneggiatore Niall Leonard, e i due figli.

 

Recensione

Dunque… da dove cominciare?
Breve spiegazione della trama: Anastasia Steele, una ragazza comune, incontra Christian Grey, giovane miliardario dalle allarmanti inclinazioni sessuali.
Innanzitutto mi chiedo se Stephenie Meyer abbia letto questo scritto. Avete voglia di un Twilight senza vampiri ma con sesso violento? Eccolo a voi, Cinquanta sfumature di grigio. Per quanto si sia criticato Twilight in questi anni, stavolta trovo giusto difenderlo. Le analogie con la saga della Meyer sono disarmanti.

Ve ne faccio alcuni esempi.

  • La protagonista femminile è impacciata, scoordinata, insicura.
  • Il protagonista maschile sembra perfetto.
  • Vivono nello stato di Washington.
  • La madre della protagonista si è risposata e vive lontano con il nuovo marito.
  • Il protagonista maschile avverte la protagonista di stargli lontano poiché lui è il cattivo, le dice che in lei c’è del mistero a differenza di tutte le altre (cosa che Edward dice a Bella in merito all’incapacità di leggerle il pensiero).
  • Il discorso dell’amica della protagonista alla cerimonia di consegna della laurea (in Twilight è quella del diploma… evviva, una differenza! Ma probabilmente dettata dalla necessità che la protagonista seviziata sessualmente fosse più adulta di Bella) è della serie “Cosa ne sarà del nostro futuro?”
  • Il protagonista maschile regala alla protagonista, come premio per la laurea, un’automobile all’ultimo grido.

E queste sono soltanto alcune. Più volte ho trovato addirittura dialoghi con le stesse battute. Credo che non si possa parlare propriamente di plagio ma la faccenda risulta molto ma molto squallida. Ancor più squallido è che uno scritto del genere venda milioni di copie nel mondo. In fondo tutti sarebbero capaci di copiare l’approccio e l’innamoramento di una famosa storia d’amore e inserirci delle scene piccanti e violente. Oltretutto ripetitive e non così scandalose come si potrebbe pensare.
Tutta l’ammirazione per Christian Grey che si sente in giro da dove scaturisce? È bello e ricco fino all’inverosimile, ok. Ma è un uomo con profonde turbe psichiche, nient’affatto intrigante quanto piuttosto spaventoso. Fa addirittura firmare un contratto alle sue “sottomesse” nel quale si definiscono condizioni e comportamenti di dominatore e sottomessa. Ha un blando aspetto filantropico – vuole sconfiggere la fame nel mondo – ma trovo sia un pretesto assurdamente banale per mettere del buono nella personalità di quest’individuo. Ah, già, dimenticavo: è pure uno stalker. Ma uno di quelli seri, che conosce indirizzi e dettagli della vita privata, intercetta il cellulare… Fossi stata io al posto di Anastasia mi sarei sentita davvero in ansia per le attenzioni morbose di quest’uomo.
I personaggi secondari sono insignificanti, come ad esempio un altro pretendente di Anastasia: Josè. Egli appare privo di personalità ed è soltanto un pretesto per scatenare le ire del maniaco sessuale Grey e far subire punizioni alla sottomessa Anastasia.
La cosa peggiore è che uno scritto come questo trasmette un messaggio perverso e cioè che le donne potrebbero godere della violenza inflitta al loro corpo e della sottomissione della loro mente a opera dell’uomo. In un mondo in cui già le violenze contro le donne sono abbondantemente diffuse, il successo di questo libro potrebbe avere effetti gravi. Pensate agli adolescenti che lo leggono e si accostano al sesso con questo genere di intenzioni. Oppure pensate ai paesi musulmani in cui le donne subiscono spesso violenze domestiche: simili messaggi non fanno altro che alimentare e giustificare prevaricazioni e soprusi dando loro quasi valenza “amorosa”.
Spero che l’onda di successo di questa saga si ritiri presto assieme a tutti i suoi possibili strascichi. Ovviamente non leggerò i due sequel.

Valutazione:

1

Cime tempestose

Salve amici, eccoci qui con una nuova recensione. Vi parlo di un libro che ho appena terminato di leggere.

CIME TEMPESTOSE – Emily Brontë

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Il mio amore per Heathcliff è simile alle rocce eterne ai piedi degli alberi; fonti di poca gioia visibile ma necessarie. Io sono Heathcliff; lui è sempre nella mia mente, non come un piacere, così come io non sono sempre un piacere per me, ma come il mio stesso essere.

Heathcliff è uno zingaro trovato dal signor Earnshaw durante un viaggio; questi lo accoglie in casa sua dove il bambino si trova a combattere le prevaricazioni di Hindley – figlio maggiore di Earnshaw – , mitigate dall’affetto di Cathy, sua sorella.

I caratteri di Heathcliff e Cathy sono somiglianti; entrambi paiono freddi e distaccati con tutti, egoisti; in verità con il passare degli anni si rendono conto di essere indispensabili l’uno per l’altra. Alla morte di Earnshaw, Hindley degrada Heathcliff a garzone di stalla, cosa che lo porta ad allontanarsi da Cathy. Questa difatti ama il benessere; ragion per cui cede presto alle avance del ricco Edgar Linton. Heathcliff, frustrato dal fatto di non essere in grado di offrire a Cathy ciò che desidera, parte in cerca di fortuna, diventando ricco. Al ritorno però scopre che Cathy ed Edgar sono convolati a nozze. Seguiranno vendette e dissapori, menzogne e tradimenti, brevi istanti di passione e una morte che non ha pietà per nessuno.

In verità avevo sempre sentito parlare dei protagonisti di questo romanzo come personaggi non “buoni” come quasi sempre è per i protagonisti di un romanzo sentimentale; questa la ragione per cui non mi ero ancora decisa a leggerlo. Tuttavia devo dire che, nonostante Heathcliff e Cathy vantino davvero caratteristiche discutibili, la narrazione dell’autrice le fa apparire come accettabili, di importanza minore rispetto all’amore che provano l’uno per l’altra. La storia mi è piaciuta molto e meriterebbe pure un 10 se non fosse che la scrittura alle volte è pesante, persino tediosa in certi tratti. Forse questo è l’unico difetto giacché Emily Brontë possiede rare abilità nell’intrecciare vicende e personaggi; geniale il modo di narrare dal punto di vista della governante – sempre presente nelle scene importanti – che, dopo anni, racconta la storia al nuovo affittuario di Heathcliff.

In Italia il romanzo è stato tradotto per la prima volta nel 1926 con il titolo de “La tempestosa”, titolo molto azzeccato dato il carattere “tempestoso”, irascibile, infantile, a volte isterico di Cathy. Leggendo questa opera, una serie di finezze nascoste tra le righe danno quasi l’impressione di essere a teatro e assistere in prima persona ad uno spettacolo. Il ché potrebbe essere sia un pregio che un difetto, a seconda delle preferenze personali e di come ci si ponga nei confronti della voce narrante.

Il romanzo oscilla tra gli elementi eroici del romanticismo, come la passione folle, ad elementi gotici, come la presenza di spettri e un pizzico di paranormale. L’amore è una contraddizione continua, narrato come un sentimento feroce, prepotente, crudo, proprio come il personaggio di Heathcliff. A fargli da contro altare c’è Cathy, che pare dominarlo, anche dopo la morte.

Un romanzo di spessore, accettabile ai giorni nostri ma che fece scalpore all’epoca della scrittrice.

Da “Cime tempestose” sono stati tratti numerosi film, alcuni dei quali molti recenti. Io ho visto quello del 1939. Tralasciando la qualità di immagini e audio, l’adattamento mi è parso gradevole, emozionante, con il sapore antico dei film d’epoca adattissimo in questo caso, anche se il personaggio di Cathy nel film risulta un po’ piatto. Del resto credo sia difficile riuscire a dar vita ad una donna che, sotto lo strato di civilizzazione, è assolutamente indomita e selvaggia.

Valutazione:

5

Il mio romanzo in finale

Amici… che gioia immensa! Il mio romanzo TREGUA NELL’AMBRA è tra i finalisti del concorso nazionale ilmioesordio feltrinelli 😀
http://temi.repubblica.it/ilmiolibro-holden/ilmioesordio-romanzo-lista-finalisti/