Quattro stelle cadenti e una lucciola – Tamara Vittoria Musso

Premetto che non sono solita recensire raccolte di poesie, dunque non me ne vogliate se non doveste trovare professionali le mie opinioni seguenti. D’altro canto però se ho deciso di condividere con voi le mie impressioni su questa silloge poetica significa che l’ho trovata piacevole.

QUATTRO STELLE CADENTI E UNA LUCCIOLA

Tamara Vittoria Mussio

Lulu.com

1235530_10201342571120299_2067564902_n

 

 

L’autrice

1000016_10201342567160200_1256752691_n

Tamara Vittoria Mussio è nata il 26 aprile 1990. Ha iniziato a raccogliere i suoi scritti nel 2005. Ha partecipato al concorso di poesie Giuseppe Linetti nel 2008. Maturità scientifica nel 2009, nel 2012 si è laureata in Storia della Lingua Italiana all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia. Nel 2010 ha pubblicato il primo articolo su Brescia7giorni sull’evento mercatini dell’antiquariato ad Azzano Mella. Nell’ottobre 2012 ha aperto il suo primo canale di recensioni Severille743, poco dopo ha cominciato una collaborazione ancora in atto con il gruppo Cretaure della Notte nel quale gestisce una rubrica di recensioni di classici greci e latini “Il classico è moderno”. A marzo 2013 ha aperto il canale e gruppo Gli Spaccia Lezioni dedicato a lezioni online, recensione di giovani esordienti, reportage su eventi e contesti e interviste ad artisti. Il 21 luglio 2013 ha organizzato il primo evento de Gli Spaccia Lezioni “sosta artistica” presentando 4 scrittori e 2 artisti.

La mia opinione

Si dice spesso che la poesia contemporanea vive un momento di crisi. Penso invece che, nel sovraffollato mondo editoriale italiano, non si sa bene dove guardare. Perché di giovani poeti talentuosi ce ne sono tanti e questo è il caso di Tamara Vittoria Musso. Le sue poesie, semplici e dirette, afferrano il lettore e lo lanciano nel vuoto: non perché lo spazio diventi vacuo ma perché si ha la sensazione di essere in caduta libera tra pensieri ed emozioni, liberi di interpretare ciò che si legge nel modo più personale possibile. Molte poesie hanno come tema portante la rinascita, lo sbocciare di vita nuova dopo il buio dell’anima; altre invece sono intrise di un intenso e appassionato desiderio, di una fisicità che va oltre il solo piacere dei sensi. Alcuni componimenti – ad esempio “Per dimenticarti” – emanano una dolce e struggente malinconia. Riporto alcuni versi da “Orchestra”, la poesia che assieme a “Rami d’anima” mi ha colpito di più.

Basta alla malinconia!

Ormai ho già toccato il fondo.

Ora sono risalita.

Io non voglio più cadere.

Ormai sono ripartita,

solo per ricominciare

e amare un’altra vita.

Ricomincio a dirigere

 

L’Orchestra della mia vita.

Accordo il silenzio e il suono,

me, solista, con il coro;

ogni pausa è tra le dita.

Ogni nota più gradita.

Opere da leggere e apprezzare, una poetessa da seguire anche in futuro.

Valutazione:

4