Cinquanta sfumature… di tasche piene

Ormai di sfumature ce ne sono di tutti i tipi. Dopo l’obbrobrio delle grigie, rosse e nere, eccovi una filza di altre – occhio che c’è davvero da divertirsi:

– di gigio

– di marrone

– di estasi

– di minchia (esiste davvero, giuro!)

– di sticazzi (anche questa c’è sul serio!)

– di pelo

– di zombie

– di viola

– di sesso vero

– di micia

– di pasta

– di pollo

– di fritto

– di gina

– di suocera

Ora, considerando che non si tratta in tutti i casi di libri erotici ma anche di parodie delle grigie e – scelta assai curiosa vista l’evidente allusione – di libri di gastronomia, in ogni caso non mi sembra una scelta molto “furba”.
Mi spiego meglio. Un autore che pubblica un libro dal titolo “Cinquanta sfumature di…”, di quello che vi pare, vuole forse inserirsi nella scia di successo della trilogia inglese? Se si tratta di un libro erotico allora la scelta è piuttosto scadente e, in un certo senso, svalorizza il proprio lavoro. Per le parodie il discorso è diverso e ci potrebbe stare anche se pure quelle sono nate dopo e per nuotare nel flusso dell’isteria da Cinquanta sfumature. Per i libri di gastronomia invece? Mah, de gustibus.
In ogni caso, c’è bisogno davvero di questi espedienti? Invece di studiare come sfruttare la fama altrui per farsi notare credo bisognerebbe rimboccarsi le maniche e buttar giù qualcosa di originale e ben fatto che di certo sarà apprezzato e, anche se da molte meno persone dei milioni di fan delle Cinquanta sfumature, perlomeno si tratterà di individui forse più interessanti e interessati alla Letteratura.

Cinquanta sfumature di grigio – E. L. James

Chi non conosce questo libro? Ci stanno facendo anche il film. Ma analizziamolo un po’.

 

CINQUANTA SFUMATURE DI GRIGIO

E. L. James

Mondadori

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Trama

Quando Anastasia Steele, graziosa e ingenua studentessa americana di ventun anni incontra Christian Grey, giovane imprenditore miliardario, si accorge di essere attratta irresistibilmente da quest’uomo bellissimo e misterioso. Convinta però che il loro incontro non avrà mai un futuro, prova in tutti i modi a smettere di pensarci, fino al giorno in cui Grey non compare improvvisamente nel negozio dove lei lavora e la invita a uscire con lui. Anastasia capisce di volere quest’uomo a tutti i costi. Anche lui è incapace di resisterle e deve ammettere con se stesso di desiderarla, ma alle sue condizioni. Travolta dalla passione, presto Anastasia scoprirà che Grey è un uomo tormentato dai suoi demoni e consumato dall’ossessivo bisogno di controllo, ma soprattutto ha gusti erotici decisamente singolari e predilige pratiche sessuali insospettabili… Nello scoprire l’animo enigmatico di Grey, Ana conoscerà per la prima volta i suoi più segreti desideri. Tensione erotica travolgente, sensazioni forti, ma anche amore romantico, sono gli ingredienti che E. L. James ha saputo amalgamare osando scoprire il lato oscuro della passione, senza porsi alcun tabù.

L’autrice

EL James

E. L. James, pseudonimo di Erika Leonard (Londra, 1963), è una scrittrice britannica. È l’autrice del romanzo erotico bestseller Cinquanta sfumature di grigio e degli altri due libri che compongono la trilogia. Agli inizi della sua carriera di scrittrice ha usato anche lo pseudonimo Snowqueen Icedragon.

Cresciuta nel Buckinghamshire, educata privatamente, Erika Leonard si diploma presso la University of Kent, prima di diventare assistente di un direttore di studio presso la National Film and Television School di Beaconsfield. Nel 2012, il Time Magazine l’ha inclusa nella sua lista annuale di “Le 100 persone più influenti del mondo”. Vive a ovest di Londra con il marito, lo sceneggiatore Niall Leonard, e i due figli.

 

Recensione

Dunque… da dove cominciare?
Breve spiegazione della trama: Anastasia Steele, una ragazza comune, incontra Christian Grey, giovane miliardario dalle allarmanti inclinazioni sessuali.
Innanzitutto mi chiedo se Stephenie Meyer abbia letto questo scritto. Avete voglia di un Twilight senza vampiri ma con sesso violento? Eccolo a voi, Cinquanta sfumature di grigio. Per quanto si sia criticato Twilight in questi anni, stavolta trovo giusto difenderlo. Le analogie con la saga della Meyer sono disarmanti.

Ve ne faccio alcuni esempi.

  • La protagonista femminile è impacciata, scoordinata, insicura.
  • Il protagonista maschile sembra perfetto.
  • Vivono nello stato di Washington.
  • La madre della protagonista si è risposata e vive lontano con il nuovo marito.
  • Il protagonista maschile avverte la protagonista di stargli lontano poiché lui è il cattivo, le dice che in lei c’è del mistero a differenza di tutte le altre (cosa che Edward dice a Bella in merito all’incapacità di leggerle il pensiero).
  • Il discorso dell’amica della protagonista alla cerimonia di consegna della laurea (in Twilight è quella del diploma… evviva, una differenza! Ma probabilmente dettata dalla necessità che la protagonista seviziata sessualmente fosse più adulta di Bella) è della serie “Cosa ne sarà del nostro futuro?”
  • Il protagonista maschile regala alla protagonista, come premio per la laurea, un’automobile all’ultimo grido.

E queste sono soltanto alcune. Più volte ho trovato addirittura dialoghi con le stesse battute. Credo che non si possa parlare propriamente di plagio ma la faccenda risulta molto ma molto squallida. Ancor più squallido è che uno scritto del genere venda milioni di copie nel mondo. In fondo tutti sarebbero capaci di copiare l’approccio e l’innamoramento di una famosa storia d’amore e inserirci delle scene piccanti e violente. Oltretutto ripetitive e non così scandalose come si potrebbe pensare.
Tutta l’ammirazione per Christian Grey che si sente in giro da dove scaturisce? È bello e ricco fino all’inverosimile, ok. Ma è un uomo con profonde turbe psichiche, nient’affatto intrigante quanto piuttosto spaventoso. Fa addirittura firmare un contratto alle sue “sottomesse” nel quale si definiscono condizioni e comportamenti di dominatore e sottomessa. Ha un blando aspetto filantropico – vuole sconfiggere la fame nel mondo – ma trovo sia un pretesto assurdamente banale per mettere del buono nella personalità di quest’individuo. Ah, già, dimenticavo: è pure uno stalker. Ma uno di quelli seri, che conosce indirizzi e dettagli della vita privata, intercetta il cellulare… Fossi stata io al posto di Anastasia mi sarei sentita davvero in ansia per le attenzioni morbose di quest’uomo.
I personaggi secondari sono insignificanti, come ad esempio un altro pretendente di Anastasia: Josè. Egli appare privo di personalità ed è soltanto un pretesto per scatenare le ire del maniaco sessuale Grey e far subire punizioni alla sottomessa Anastasia.
La cosa peggiore è che uno scritto come questo trasmette un messaggio perverso e cioè che le donne potrebbero godere della violenza inflitta al loro corpo e della sottomissione della loro mente a opera dell’uomo. In un mondo in cui già le violenze contro le donne sono abbondantemente diffuse, il successo di questo libro potrebbe avere effetti gravi. Pensate agli adolescenti che lo leggono e si accostano al sesso con questo genere di intenzioni. Oppure pensate ai paesi musulmani in cui le donne subiscono spesso violenze domestiche: simili messaggi non fanno altro che alimentare e giustificare prevaricazioni e soprusi dando loro quasi valenza “amorosa”.
Spero che l’onda di successo di questa saga si ritiri presto assieme a tutti i suoi possibili strascichi. Ovviamente non leggerò i due sequel.

Valutazione:

1