Stay… una delusione.

Oggi vi parlo di un romanzo che mi ha deluso come pochi altri hanno fatto.

 

STAY – Un amore fuori dal tempo

Tamara Ireland Stone

Mondadori

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Trama

Anna e Bennett non avrebbero mai potuto incontrarsi: lei vive nel 1995 a Chicago, lui nel 2012 a San Francisco. Ma Bennett si ritrova nel 1995 perché può viaggiare nel tempo, pur con il divieto di cambiare il corso degli eventi, per cercare sua sorella che si è perduta in una dimensione temporale sbagliata. Ma se un battito di farfalla può provocare un uragano all’altro capo del mondo, cosa potrà provocare un sentimento potente come l’amore che nasce con diciassette anni di anticipo?
Anna e Bennett si perdono e si ritrovano incrociando i loro destini paralleli, ma dovranno trovare il modo di fermare la corsa dell’orologio che ticchetta nelle loro esistenze. Quanto sono pronti a perdere? Quali conseguenze saranno disposti a sopportare alterando gli eventi che li circondano?

La mia recensione

Partiamo da un presupposto: la quarta di copertina è piuttosto intrigante. Ebbene, dimenticatela. La solfa è sempre la stessa: un ragazzo nuovo frequenta la scuola della protagonista e sembra conoscerla, anche se fa il misterioso e cerca di allontanarla a tutti i costi. Peccato che Bennett non nasconda nessuna pericolosa identità – a confronto i segreti di Edward Cullen o di Daniel Grigori sono i più intriganti del mondo – e sia un bugiardo opportunista. La migliore amica della protagonista è sempre quella spigliata, bella e intraprendente. Insomma, che noia. L’unico aggettivo che mi viene in mente per questo libro è “insignificante”. Sì, purtroppo.

Lo stile è insignificante. I personaggi sono piatti, insignificanti. Il motivo per cui Bennett e sua sorella viaggiano nel tempo è insignificante, quasi ridicolo. A differenza di quanto dice la quarta, Anna e Bennett non perderanno nulla, non sopporteranno quasi nulla, non c’è nessun fantomatico “effetto farfalla”: un solo evento cercheranno di cambiare – dopo litigi senza senso e senza motivazioni – e le conseguenze saranno nulle. Vengono create aspettative su cose che non accadranno mai. Considerando poi che il “potere” di Bennett non ha né capo né coda, nessuno scopo, nessuna origine particolare, niente di niente, è una cosa campata in aria che serve solo a partecipare a concerti passati o ad andare a spasso per il mondo. Il che sembra la cosa più importante per la protagonista che – non si sa bene per quale ragione – afferma che non viaggerà mai, che vivrà sempre nello stesso posto come se da adulta, con un lavoro, non potrebbe mai permettersi di comprare un biglietto aereo né andare in vacanza. Le vicende sono terribilmente noiose, ripetitive. Per non parlare poi della risoluzione incredibilmente semplice – e assolutamente oscura ai lettori – della sparizione di Brooke, la sorella di Bennett.

Insomma, per me questo è davvero un fiasco. Colossale.

Valutazione:

1