Tregua #3 è arrivato

Ciao amici!

Tanti di voi mi hanno chiesto più di una volta quando sarebbe uscito, ebbene: eccolo qui!

 

TREGUA #3 – LO STESSO SANGUE

3 amazon

Primavera 1944. In fuga dopo quello che potrebbe essere classificato come omicidio, Elisa ed Enea lasciano in tutta fretta Martina Franca per riparare a Napoli, dove un misterioso e altolocato amico di Enea può offrire loro rifugio. Mentre il rapporto con lo stravagante pittore si fa involontariamente sempre più stretto, la ragazza è dolorosamente consapevole della vita che ha lasciato in sospeso e dell’uomo che ama, di cui purtroppo ha perso ogni traccia. Spinta dal senso del dovere, dall’amore e dalla volontà di sentirsi ancora viva, di essere utile al mondo, prende una decisione che la cambia per sempre e la spinge a entrare di forza nel cuore cruento e palpitante del conflitto mondiale, nonché nelle case e negli animi dei patrioti della grande Resistenza nell’Italia occupata dai nazisti.
Un viaggio negli aspetti più umani della guerra: la prima linea vista dai civili e i soprusi della libertà negata da un popolo straniero che fa da padrone, alla scoperta delle reazioni umane nei momenti più disperati e, ancora una volta, della forza dell’amore e della speranza.

Per chi non ha letto i libri precedenti ricordo che si tratta di una trilogia, e questo è l’ultimo.

Per festeggiare l’uscita di Tregua #3, il primo capitolo della saga Tregua #1 è disponibile in download gratuito e Tregua #2 costa solo 0,99 €. Mentre Tregua #3 è in offerta lancio a 1,99 €. Sono disponibili anche in versione cartacea.

Cosa aspettate? Approfittatene, condividete, invitate gli amici!

Qui sotto i link. Buona lettura a tutti, magari lasciatemi un commento su Amazon 😉

PS

Se qualcuno ha voglia di mettere mipiace su Facebook alla mia pagina autrice e alla pagina dedicata alla saga ve ne sarò grata 🙂

Blogtour dedicato a TREGUA – 1° tappa

Salve amici,

oggi inauguro il blogtour dedicato al romanzo Tregua.

Banner blogtour

Le tappe sono otto e ciascuna sarà ospitata da un diverso blog letterario. Vediamo quando e quali sono gli argomenti trattati:

  1. Parole inglesi introdotte in Italia: ok

27/04, Ispirazione – Il blog di Ilaria Goffredohttps://ilariagoffredoromanzi.wordpress.com

  1. La violenza sulle donne protetta dalla legge

29/04, Divine ribellihttp://divineribelli.blogspot.it/

  1. I giochi di una volta

05/05, Connie Furnarihttp://conniefurnari.blogspot.it/

  1. Campi di lavoro italiani

12/05, La biblioteca di Elizahttp://labibliotecadieliza.blogspot.it/

  1. Antichi sapori: il pane fatto in casa

19/05, Dietro la collina: http://stefaniabernardo.blogspot.it/

  1. Abbigliamento in tempo di guerra

26/05, Un’altalena di emozionihttp://francescaghiribelli.blogspot.it/

  1. L’accoglienza mediterranea

02/06, La stanza rossa: http://lastanzarossa23.blogspot.it/

  1. Manifestini: l’ironia contro il terrore

09/06, Libri in pantofolehttp://librinpantofole.blogspot.it/

Veniamo ora all’argomento di oggi.

Parole inglesi introdotte in Italia

 

Vi siete mai chiesti quando e come alcune parole di origine inglese e americana sono entrate a far parte dell’uso comune di altre lingue, come per esempio la nostra? La creazione stessa di alcuni vocaboli risale a tempi relativamente moderni.

Prendiamo un esempio importante, la parola OK. La sua origine non è certa: alcuni ritengono derivi dalle iniziali dell’Old Kinderhook Club (OK Club), circolo democratico statunitense sostenitore del presidente americano Van Buren, nato nel villaggio di Old Kinderhook. Altri invece ritengono che starebbe a significare Oll Korrect, cioè all correct scritto deliberatamente in modo sbagliato per enfatizzarne il significato. Ancora, un’ipotesi plausibile è quella che vede la derivazione del termine dalla frase gaelica och, aye – oh, sì – diffusa negli Stati Uniti dagli immigrati irlandesi. Ad ogni modo l’espressione Ok fu sentita per la prima volta in Italia nel settembre 1943, quando gli Alleati sbarcarono sulle nostre coste dopo l’armistizio di Cassibile.

A dispetto dell’italianizzazione sistematicamente promossa dal fascismo, questa parola, come diverse altre, si diffuse in maniera rapida.

Parliamo un po’ del libro.

Tregua 1

Trama

Puglia, gennaio 1943.

Elisa ha diciotto anni, è una ragazza semplice e vive con il padre Vito e il fratello maggiore Antonio. La sua vita è scandita da una monotonia triste e a volte spaventosa: razioni insufficienti, sottomissione agli uomini di casa, rappresaglie delle Camicie Nere e bombardamenti alleati. Non sa cosa siano il mare, la libertà, l’amore, eppure la sua vita sta per cambiare. L’incontro con un uomo misterioso getterà ombre e dubbi sulle convinzioni della comunità del paese e su quelle di Elisa, sui suoi legami familiari. Anche la ragazza però cela un segreto: esso potrebbe rappresentare la fine dell’unica speranza che si affaccia all’orizzonte.

In un romanzo che ha il sapore di sole e calce, terra e pane nero, la vita rincorre e sfida gli orrori della dittatura e dei campi di concentramento, spera nelle attività antifasciste e incassa le perdite. La storia di una ragazza che, costretta dalla guerra, dall’odio e dall’amore, diventa donna. Il ritratto di un’Italia che non c’è più. La coscienza degli eroi dimenticati che, con il loro contributo, hanno fatto grande la Storia.

Alcune opinioni

 

Capacità di narrare di buon livello e storia decisamente bella. Leggo tanti libri, questo uno dei migliori.” Toni D’Angelo, regista

Questo libro spesso prende le sembianze di un abbraccio avvolgente per poi mutarsi in un pugno nello stomaco. Bellissimo.” Luca Mastinu, scrittore e compositore

Un’opera degna del realismo degli anni ’50 che sta assai bene insieme ai testi di Primo Levi, di Pavese e di quanti si sono distinti per merito nel raccontare gli orrori della seconda guerra mondiale.” Giovanna Albi, docente e scrittrice

Polvere che viene tolta da una serie di fotografie in bianco e nero. Il ricordo che campa nell’aria rarefatta di un’Italia persa e ancora incredula su quanto le sta capitando.” Enzo D’Andrea, scrittore

Dove trovarlo?

Su Amazon a 0,99 €. Clicca qui.

 

 

 

Seguite le altre tappe del tour alla scoperta di un mondo che non c’è più: non mancheranno curiosità ed estratti dal libro. Prossimo appuntamento:

 

 La violenza sulle donne protetta dalla legge

29/04, Divine ribellihttp://divineribelli.blogspot.it/

Tregua è tornato

Oltre dodicimila downloads dal blog. Ora Tregua, arricchito in dettagli, scene, dialoghi, è disponibile anche su Amazon. In offerta lancio a 0,99 €.

Clicca qui.

 

 

Tregua 1

Puglia, gennaio 1943.
Elisa ha diciotto anni, è una ragazza semplice e vive con il padre Vito e il fratello maggiore Antonio. La sua vita è scandita da una monotonia triste e a volte spaventosa: razioni insufficienti, sottomissione agli uomini di casa, rappresaglie delle Camicie Nere e bombardamenti alleati. Non sa cosa siano il mare, la libertà, l’amore, eppure la sua vita sta per cambiare. L’incontro con un uomo misterioso getterà ombre e dubbi sulle convinzioni della comunità del paese e su quelle di Elisa, sui suoi legami familiari. Anche la ragazza però cela un segreto: esso potrebbe rappresentare la fine dell’unica speranza che si affaccia all’orizzonte.
In un romanzo che ha il sapore di sole e calce, terra e pane nero, la vita rincorre e sfida gli orrori della dittatura e dei campi di concentramento, spera nelle attività antifasciste e incassa le perdite. La storia di una ragazza che, grazie alla guerra, all’odio e all’amore, diventa donna. Il ritratto di un’Italia che non c’è più. La coscienza degli eroi dimenticati che, con il loro contributo, hanno fatto grande la Storia.

Alcune opinioni

 

Capacità di narrare di buon livello e storia decisamente bella. Leggo tanti libri, questo uno dei migliori. Toni D’Angelo, regista

Questo libro spesso prende le sembianze di un abbraccio avvolgente per poi mutarsi in un pugno nello stomaco. Bellissimo. Luca Mastinu, scrittore e compositore

Un’opera degna del realismo degli anni ’50 che sta assai bene insieme ai testi di Primo Levi, di Pavese e di quanti si sono distinti per merito nel raccontare gli orrori della seconda guerra mondiale. Giovanna Albi, docente e scrittrice

Polvere che viene tolta da una serie di fotografie in bianco e nero. Il ricordo che campa nell’aria rarefatta di un’Italia persa e ancora incredula su quanto le sta capitando. Enzo D’Andrea, scrittore

Tregua è stato ideato e scritto nel 2011, dopo periodi di studio e ricerche tramite web, biblioteca, libri di storia, appunti pregressi nonché interviste a persone anziane. Nel 2012 il romanzo ha partecipato al concorso letterario nazionale “ilmioesordio”, classificandosi con il giudizio di Scuola Holden tra i finalisti su oltre duemilaseicento opere in gara.

Nuova recensione

Cari followers, perdonate la latitanza di questi giorni ma la vita reale è piuttosto impegnativa e quella digitale passa in secondo piano, anche se spero ancora per poco. Tornerò presto con le consuete rubriche.

Intanto se avete un paio di minuti vi invito a leggere l’ultimissima recensione scritta su Tregua nell’ambra. Questa a mio parere è una delle migliori. Una delle migliori non per i complimenti fatti al libro ma per la capacità di portare alla luce le tematiche e i dettagli più importanti.
Cliccate qui.

Buona giornata a tutti!

Speciale Casa Rossa

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Come avete notato, di tanto in tanto posto qualche estratto da Tregua nell’ambra. Oggi ho deciso di pubblicare uno speciale sulla Casa Rossa di Alberobello, accostando ai brevi estratti le foto del campo di lavoro.

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Alcune detenute, una delle quali era particolarmente garrula, erano state trasferite in una stanza al piano superiore. Ne ignoravo la ragione, tuttavia esse parevano non aver perso la voglia di vivere. Durante il lavoro le avevo viste alle volte nascondere nelle mutande o negli scarponcini rimasugli di stoffa, scarti di fili. Anna riteneva che volessero in qualche modo fabbricare una corda per calarsi dalle finestre del piano superiore e tentare la fuga. E forse pregressi tentativi di evasione erano la ragione per la quale erano state spostate.

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Una giovane ebrea, Dileha, era innamorata di un internato polacco, Victor. A Victor, forse per proprio tornaconto, il commissario permetteva spesso di dedicarsi al suo mestiere originario: dipingere. Aveva il permesso di recarsi nella cappella deserta del campo e affrescarla con immagini sacre, utilizzando tuttavia strumenti indigenti. E così Victor dava vita a santi vestiti d’oro tra le ostili mura della casa rossa. Era persino riuscito a fabbricare un imponente lampadario di legno con i resti delle cassette per la verdura. Tutto ciò era sufficiente a suscitare l’ammirazione della bella Dileha e di molte altre donne.

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Udii una voce alle mie spalle prima di essere violentemente colpita nelle costole con il calcio di una mitragliatrice. Mi accasciai sul corpo esanime della mia amica e non ebbi il tempo di riprendere fiato che qualcuno mi sollevò dalle braccia, tenendomele ben ferme dietro la schiena.

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Il sergente Scialpi si fermò davanti a una modesta ala dell’edificio, anch’essa vermiglia e dall’aspetto per nulla rassicurante. Tre basse arcate contenevano altrettante porte.

Chi non ha ancora scaricato Tregua nell’ambra può farlo gratis qui.

Recensione su darsch.it

Ragazzi condivido con voi questa recensione di Tregua nell’ambra: breve e diretta ma che tocca tutti gli aspetti importanti in un romanzo.

Ilaria ha ottime capacità figurative e in molti casi, leggendo una qualsiasi descrizione (un sentimento, un ambiente, un avvenimento o anche una semplice sensazione), è riuscita a trasmettermi un forte senso di tangibilità che ha aiutato ulteriormente l’immersione nel mondo da lei creato. Aggiungeteci poi una storia ben congegnata e in grado di stimolare l’interesse del lettore grazie ad alcune svolte innescate con apprezzabile maestria, e una buona caratterizzazione dei personaggi.

Per leggere la recensione completa cliccate qui.

Recensione di Tregua nell’ambra dal blog “Le librerie invisibili”

Il blog “Le librerie invisibili” ha recensito “Tregua nell’ambra”.

Quando scrive, lo scrittore spera che il lettore colga ciò che egli ha voluto intendere, comunicare.

Quando ho letto il titolo del post della recensione del libro, ho provato un’emozione particolare. Oltre alla soddisfazione, anche empatia, gratitudine. Perché? Perché il titolo del post è “La guerra, l’amore, la libertà”. Tre parole che riassumono esattamente ciò che mi ero prefissa di trasmettere. Almeno ci ho provato. E forse “Tregua nell’ambra” un qualche messaggio è riuscita a lanciare.

Uno stralcio della recensione:

Leggetelo, per ricordarvi di come si vive in quei luoghi in cui oggi c’è la guerra, per rivolgere un pensiero a tutti coloro che vivono sotto una dittatura, per tutti coloro che non sono liberi e in pace.

Cliccate qui sotto per leggere l’intera recensione. Grazie alla blogger che l’ha scritta. Di cuore.

La guerra, l’amore, la libertà.

“Questa è la storia del ricordo, del cambiamento, della vita che va avanti e con una mano prende, ma con l’altra da.” Recensione di Francesca Rossi.

E va bene, sarà che sto diventando sempre più sentimentale? Ma proprio non sono riuscita a impedire agli occhi di velarsi di lacrime leggendo questa recensione di “Tregua nell’ambra”. Grazie di cuore.

Questa è la storia del ricordo, del cambiamento, della vita che va avanti e con una mano prende, ma con l’altra da.

La recensione di Francesca Rossi dal blog “Divine Ribelli”: http://www.divineribelli.blogspot.it/2013/04/recensione-di-tregua-nellambra-di.html

 

Una recensione che va al di là della trama, un inno allo spirito delle donne

In questi giorni sempre più lettori mi stanno allietando con le loro recensioni su “Tregua nell’ambra”. Il che mi riempie il cuore e mi ripaga del tempo trascorso a scrivere, ancor meglio di quanto avrebbe potuto fare il denaro.

Nella recensione che vi segnalo oggi, la lettrice ha apprezzato il romanzo ma soprattutto ha guardato con attenzione al di là della trama, cogliendo l’essenza della protagonista e sublimandola all’animo combattivo che vive in ogni donna.

Non posso che ringraziare di cuore per tutto questo e condividerlo con tutti voi.

Leggete la recensione qui:

http://www.sognandotralerighe.blogspot.it/2013/04/tregua-nell-ambra-ilaria-goffredo.html

“Tregua nell’ambra meriterebbe di essere pubblicato da una grande casa editrice.” Dol’s Magazine.

Tregua nell’ambra meriterebbe di essere pubblicato da una grande casa editrice e diffuso prima di tutto nelle scuole superiori di ogni ordine e grado per far conoscere ai nostri studenti cosa sia stato, davvero, il fascismo in Italia e cosa sia successo dopo l’8 settembre del 1943 tra la gente comune, nei piccoli paesi.

Recensione di Daniela Domenici su Dol’s Magazinehttp://www.dols.it/2013/03/09/tregua-nell-ambra/

E tu l’hai letto? È GRATIS qui: http://treguanellambra.blogspot.it/

Recensione “Illuminati” di Adam Kadmon. Da non perdere.

Amici, questa settimana vi parlo non di un romanzo come di consueto ma di un libro che comunque merita attenzione e suscita curiosità e riflessioni.

ILLUMINATI – Viaggio nel cuore nero della cospirazione mondiale

Adam Kadmon

Piemme

 adam kadmon
Sono certa che la maggior parte di voi, se non tutti, abbiano almeno una volta sentito parlare degli “Illuminati”, una leggendaria società segreta che agisce all’oscuro dell’umanità.
Riconoscete questo simbolo? Pochi risponderanno di no, la piramide tronca con l’occhio onniveggente al vertice è proprio il simbolo degli Illuminati.
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E, se pure non ne avete mai sentito parlare, il libro di Adam Kadmon – affascinante pseudonimo utilizzato dall’autore che vediamo spesso nel programma Mistero – come scritto nel titolo ci porterà in un viaggio alla scoperta delle teorie del complotto su scala mondiale.
Senza dispensare informazioni a destra e a manca, questo scritto prende piuttosto per mano il lettore – un “profano” ossia non iniziato alle pratiche illuminate – e gli spiega dalle origini tutto ciò che concerne questa società segreta e le sue diverse forme nel tempo o varianti – Illuminati di Baviera, Illuminati di Moriah, Ordine del Serpente, Ordine dell’antico Serpente, Ordine degli Splendenti – nonché gli ambiti in cui essa opera segretamente e gli obiettivi che si pone. La cosa che da maggiore spessore al tutto è la costante presentazione di dati, documenti, articoli, e pure links sul web dove poter controllare di persona le informazioni riferite. E vi assicuro che ciò che viene presentato in questo libro, fiabe moderne come ama definirle Adam che però appaiono tutt’altro che fiabe o teorie visto il numero impressionante di “coincidenze”, oltre a essere sconvolgente, concerne ogni aspetto della nostra vita.
Nella prima parte del libro si descrive l’origine degli ordini da cui discendono gli Illuminati moderni, fatti che sovente la scienza cataloga frettolosamente come miti. Ma, come scrive Adam a pagina 59, 60, 61:
Sembrerebbe infatti che la civiltà umana si sia già evoluta diverse volte e che altrettante volte il suo progresso abbia conosciuto una brusca fase di arresto seguita da un “reset”. Peraltro la ragione per cui non sarebbe rimasta – almeno in apparenza – alcuna traccia di queste civiltà precedenti è semplice e scientificamente dimostrata: qualsiasi opera umana lasciata in balia della natura ne viene completamente riassorbita nell’arco di poche centinaia d’anni. […] Ho detto “in apparenza” perché in verità alcune prove dell’esistenza di civiltà evolute in tempi in cui, secondo l’archeologia accademica, non sarebbe nemmeno dovuto esistere l’Homo sapiens, sono state rinvenute in più di un’occasione. […] Nel 1926, in un blocco di carbone estratto da una miniera del Montana, fu trovato un dente identico a quello di un essere umano moderno: ma il carbone in cui il reperto era incastrato e fossilizzato risaliva a ben dieci milioni di anni fa, un’epoca in cui la razza umana, almeno secondo la storia ufficiale, non esisteva ancora. sempre al carbone è legata un’altra sensazionale scoperta, avvenuta in Scozia nel 1852: la punta di un trapano risalente a undici milioni di anni fa. 140 milioni di anni è invece l’età stimata del “martello di Londra” ritrovato in un blocco di arenaria nel Texas. Vi è poi l’impronta fossile della suola di una scarpa dotata di tacco scoperta nello Utah, ad Antelope Springs, risalente addirittura a un periodo compreso fra i 350 e i 650 milioni di anni fa. […] Sembra assurdo nel XXI secolo continuare a pensare che l’uomo sia stato creato direttamente da un’entità soprannaturale: eppure milioni di persone, indottrinate fin dalla nascita, ne sono convinte. […] Un potere molto antico, integrato a ogni livello del sistema attuale, potrebbe avere tutto l’interesse a impedire che l’umanità scopra le proprie vere origini.
Ora, dopo una succulenta introduzione storica che pungola la curiosità e scatena dubbi, Adam ci parla delle organizzazioni mondiali che sarebbero rette da Illuminati, quali l’ONU, o di famiglie particolarmente ricche e potenti che ne finanzierebbero le azioni, come i Rothschild. E, come è immaginabile, si parla anche del Consiglio Europeo.
Essendo gli Illuminati profondamente legati alla simbologia, essi utilizzerebbero pubblicamente alcuni simboli che, agli occhi dei “profani”, non hanno nulla di strano.
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Da pagina 106, 107:
Il Parlamento Europeo ha una forma chiaramente ispirata alla Torre di Babele e al mito di Nimrod, il primo unificatore dei popoli della Terra. All’interno di questo edificio si discute il futuro delle nazioni che fanno parte dell’Unione Europea. Sempre al suo interno è stata approvata la creazione del MES, poi ratificata da un trattato a firma del Consiglio Europeo. La ratifica è stata presa nella settimana dell’equinozio di primavera sacra agli Illuminati, e il logo del Consiglio Europeo, ricorda in modo impressionante l’occhio di Horus, altro simbolo sacro a questo gruppo di potere occulto. Il Consiglio ha posto il controllo di questo organo sopranazionale (da cui dipende la sopravvivenza economica di ogni singolo cittadino dell’Unione Europea) nella mani di un ristretto numero di persone e stabilito che le popolazioni a esso sottoposte non potranno mai conoscerne le identità. Il Consiglio Europeo ha altresì deciso che gli “occulti” membri del MES saranno assolutamente indipendenti da qualsiasi forma di controllo democratico e che potranno prendere qualsiasi decisione ritengano opportuna senza dover mai rispondere, né civilmente né penalmente, di eventuali errori o abusi di potere, indipendente dal loro effetto sulle tasche e quindi sulle vite dei cittadini.
Ammetterete che questa vicenda è piuttosto inquietante, ancor di più perché ci riguarda da vicino. Nel libro in ogni caso troverete maggiori spiegazioni e il link da cui scaricare direttamente il trattato del MES, affinché possiate leggerlo e accertarne i contenuti.
Parliamo ora di un caso che ha destato molto clamore, sia per l’efferatezza del blitz che per il contenuto del materiale sequestrato. Nel marzo 1990 nell’azienda Jackson Games irruppero agenti della United States Secret Service allo scopo di sequestrare vari materiali. Tra questi anche il gioco di carte chiamato proprio Illuminati. Vi presento alcune immagini delle carte in questione che paiono predire alcuni eventi mondiali.
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Parlando ancora dell’attentato al World Trade Center, Adam rivela un numero enorme di “coincidenze” scoperte in film o cartoni animati antecedenti anche di diversi anni l’11 settembre 2001.
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Un episodio dei Simpson del 1997, esibisce fin troppi segnali d’avvertimento riguardo alla data – anglosassone – 9.11. Si tratta precisamente della puntata in cui la famiglia si reca in gita nella città di New York, dove guarda caso Homer parcheggia proprio ai piedi delle Torri Gemelle. Ma non vi svelo altro.
MatrixDie HardArmageddonTerminator IIGodzilla… sono solo alcuni dei titoli hollywoodiani in cui troviamo indizi sull’attentato, così come si possono trovare “coincidenze” strane in due copertine di altrettanti album di Michael Jackson.
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Ma andiamo avanti. Con uno stile che non annoia ma che anzi trascina – pare proprio una piacevole conversazione tra amici – l’autore conduce alla scoperta delle armi quasi fantascientifiche di cui sarebbero in possesso gli Illuminati di Moriah – in sostanza quelli “malvagi”. Dispositivi in grado di provocare terremoti artificiali, scie chimiche, armi psicotroniche. Ebbene, le “teorie” non sono campate in aria ma fondate su ricerche e dati di progetti militari, rilevamenti sismici e molto altro.
Le armi psicotroniche ad esempio furono progettate già negli anni Settanta, dunque oggi potrebbero già essere state abbondantemente realizzate e testate. Si tratta di armi che sfruttano l’elettricità atmosferica per modificare le funzioni e le attività mentali su vasta scala agendo sugli impulsi elettrici del cervello umano.
Da pagina 139:
Questo spiegherebbe il comportamento irrazionale di certe popolazioni che, sebbene sottoposte a sacrifici economici inenarrabili, appaiono incapaci di organizzarsi persino per esigere e ottenere che i loro politici riducano i propri lauti stipendi.
Vittime di armi che agiscono sull’elettricità del cervello, ad esempio bloccando gli impulsi del cuore e uccidendo quindi senza lasciare traccia, potrebbero essere stati alcuni di quei tanti scienziati che nel corso degli anni hanno elaborato invenzioni nel campo della free energy. Queste invenzioni, malgrado la validità e il grande risvolto positivo sull’ambiente e sulle tasche dei cittadini, non sono mai state distribuite né rese note.
Scopo ultimo degli Illuminati sarebbe quello di ridurre drasticamente il numero di individui viventi e istituire un nuovo ordine mondiale retto da un unico governo internazionale. Dunque essi avrebbero agenti in organizzazioni mondiali di particolare rilevanza; innesterebbero la ribellione dei cittadini contro i propri “insolventi” governi – vedi la primavera araba – per proporsi un giorno come soluzione salvifica; scatenerebbero guerre durante i periodi in cui dovrebbero compiere sacrifici umani. Sconvolgente è come le date delle dichiarazioni di guerra degli ultimi anni coincidano con quelle sacre agli Illuminati o come la somma dei numeri che le compongano diano sempre i risultati di numeri importanti per la società segreta. Adam infatti spiega anche quanto sia radicato in essa il culto per il pianeta Venere e il Sole, cui si associano immagini, numeri, simboli e sacrifici.
Da notare ad esempio la strabiliante somiglianza tra la Statua della Libertà, donata da Illuminati francesi alla città di New York, e Semiramide, personaggio femminile facente parte della Trinità adorata nella religione babilonese, da cui i credo degli Illuminati traggono retaggio.
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 Ancora sconcertante direi proprio “prova” della presenza degli Illuminati nel governo degli Stati Uniti d’America – quantomeno nel passato, il che fa supporre che vi si siano insediati in maniera continuativa, dunque anche nel presente – è la simbologia presente sulla bancanota da un dollaro. Ci avevate mai fatto caso?
 dollaro
Le attività degli Illuminati ci riguardano ancora più da vicino se consideriamo la loro costante raccolta di informazioni sui traffici telefonici o web, al fine di osservare e monitorare la popolazione mondiale – descritti nel libro modalità e organismi incaricati – o scegliere tra di essi i soggetti ideali per esperimenti del controllo mentale – vedi progetto Monarch.
La prossima data importante per gli Illuminati per un grande sacrificio umano all’egregora che adorano, cadrebbe secondo i cicli venusiani e solari nell’anno 2019. Secondo le teorie cospirazioniste sarebbe proprio quella la data in cui gli Illuminati di Moriah scateneranno dall’ombra… cosa? Non ve lo dico, se siete curiosi leggete il libro. Vi anticipo soltanto che potrebbe essere un evento catastrofico per l’umanità intera.
Da pagina 238:
Che sia in corso qualcosa di preoccupante lo si può sospettare anche dall’ampio dispiegamento di mezzi e tecnologie militari come il già citato scudo antimissile NATO attualmente in fase di realizzazione: secondo i suoi promotori servirebbe a proteggere l’Europa, ma paradossalmente, è fonte continua di tensione con la Russia che lo considera una minaccia al suo territorio. Si noti che, per “coincidenza”, questi sitemi bellici a scopo “difensivo” saranno pronti proprio per l’inizio del fatidico 2019.
Che sia a questi eventi riferita la carta del gioco Illuminati che finora – per “fortuna” – non ha ancora trovato riscontri nella realtà?
 world war
Quante cose ancora non vi ho raccontato di questo libro? Tante, tantissime. Sono davvero troppe e troppo interessanti, rivelatrici, per poterle elencare seccamente in una recensione. Dunque vi invito a leggerlo e, se non crederete a queste “favole”, perlomeno vi troverete spunto per riflettere su molte cose che al giorno d’oggi diamo per scontate. Per quanto mi riguarda tantissime coincidenze e pure così inquietanti, non possono essere soltanto “coincidenze”.

Valutazione:

5+

Buona lettura e… occhi aperti!

Cime tempestose

Salve amici, eccoci qui con una nuova recensione. Vi parlo di un libro che ho appena terminato di leggere.

CIME TEMPESTOSE – Emily Brontë

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Il mio amore per Heathcliff è simile alle rocce eterne ai piedi degli alberi; fonti di poca gioia visibile ma necessarie. Io sono Heathcliff; lui è sempre nella mia mente, non come un piacere, così come io non sono sempre un piacere per me, ma come il mio stesso essere.

Heathcliff è uno zingaro trovato dal signor Earnshaw durante un viaggio; questi lo accoglie in casa sua dove il bambino si trova a combattere le prevaricazioni di Hindley – figlio maggiore di Earnshaw – , mitigate dall’affetto di Cathy, sua sorella.

I caratteri di Heathcliff e Cathy sono somiglianti; entrambi paiono freddi e distaccati con tutti, egoisti; in verità con il passare degli anni si rendono conto di essere indispensabili l’uno per l’altra. Alla morte di Earnshaw, Hindley degrada Heathcliff a garzone di stalla, cosa che lo porta ad allontanarsi da Cathy. Questa difatti ama il benessere; ragion per cui cede presto alle avance del ricco Edgar Linton. Heathcliff, frustrato dal fatto di non essere in grado di offrire a Cathy ciò che desidera, parte in cerca di fortuna, diventando ricco. Al ritorno però scopre che Cathy ed Edgar sono convolati a nozze. Seguiranno vendette e dissapori, menzogne e tradimenti, brevi istanti di passione e una morte che non ha pietà per nessuno.

In verità avevo sempre sentito parlare dei protagonisti di questo romanzo come personaggi non “buoni” come quasi sempre è per i protagonisti di un romanzo sentimentale; questa la ragione per cui non mi ero ancora decisa a leggerlo. Tuttavia devo dire che, nonostante Heathcliff e Cathy vantino davvero caratteristiche discutibili, la narrazione dell’autrice le fa apparire come accettabili, di importanza minore rispetto all’amore che provano l’uno per l’altra. La storia mi è piaciuta molto e meriterebbe pure un 10 se non fosse che la scrittura alle volte è pesante, persino tediosa in certi tratti. Forse questo è l’unico difetto giacché Emily Brontë possiede rare abilità nell’intrecciare vicende e personaggi; geniale il modo di narrare dal punto di vista della governante – sempre presente nelle scene importanti – che, dopo anni, racconta la storia al nuovo affittuario di Heathcliff.

In Italia il romanzo è stato tradotto per la prima volta nel 1926 con il titolo de “La tempestosa”, titolo molto azzeccato dato il carattere “tempestoso”, irascibile, infantile, a volte isterico di Cathy. Leggendo questa opera, una serie di finezze nascoste tra le righe danno quasi l’impressione di essere a teatro e assistere in prima persona ad uno spettacolo. Il ché potrebbe essere sia un pregio che un difetto, a seconda delle preferenze personali e di come ci si ponga nei confronti della voce narrante.

Il romanzo oscilla tra gli elementi eroici del romanticismo, come la passione folle, ad elementi gotici, come la presenza di spettri e un pizzico di paranormale. L’amore è una contraddizione continua, narrato come un sentimento feroce, prepotente, crudo, proprio come il personaggio di Heathcliff. A fargli da contro altare c’è Cathy, che pare dominarlo, anche dopo la morte.

Un romanzo di spessore, accettabile ai giorni nostri ma che fece scalpore all’epoca della scrittrice.

Da “Cime tempestose” sono stati tratti numerosi film, alcuni dei quali molti recenti. Io ho visto quello del 1939. Tralasciando la qualità di immagini e audio, l’adattamento mi è parso gradevole, emozionante, con il sapore antico dei film d’epoca adattissimo in questo caso, anche se il personaggio di Cathy nel film risulta un po’ piatto. Del resto credo sia difficile riuscire a dar vita ad una donna che, sotto lo strato di civilizzazione, è assolutamente indomita e selvaggia.

Valutazione:

5

Il mio romanzo in finale

Amici… che gioia immensa! Il mio romanzo TREGUA NELL’AMBRA è tra i finalisti del concorso nazionale ilmioesordio feltrinelli 😀
http://temi.repubblica.it/ilmiolibro-holden/ilmioesordio-romanzo-lista-finalisti/

Quali dovrebbero essere secondo voi i compiti di uno scrittore?

Mi spiego meglio.

Uno scrittore scrive storie che piacciono ai suoi lettori, giusto? Preferibilmente capaci di emozionare e lasciare un segno. Io vi chiedo dunque: oltre questo dovrebbe anche lanciare dei messaggi tra le righe, proprio attraverso il potente mezzo che ha tra le mani? Oppure, dovrebbe tramandare la memoria del passato? O far emergere nuove idee e speranze per il futuro? Cosa ne pensate?